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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cesare
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De bello civili II,40
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originale
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[40] Iuba certior factus a Saburra de nocturno proelio II milia Hispanorum et Gallorum equitum, quos suae custodiae causa circum se habere consuerat, et peditum eam partem, cui maxime confidebat, Saburrae submisit; ipse cum reliquis copiis elephantisque LX lentius subsequitur. Suspicatus praemissis equitibus ipsum affore Curionem Saburra copias equitum peditumque instruit atque his imperat, ut simulatione timoris paulatim cedant ac pedem referant: sese, cum opus esset, signum proelii daturum et, quod rem postulare cognovisset, imperaturum. Curio ad superiorem spem addita praesentis temporis olninione, hostes fugere arbitratus copias ex locis superioribus in campum deducit.
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traduzione
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Giuba, informato da Saburra dello scontro notturno, gli manda in aiuto duemila cavalieri spagnoli e galli che era solito tenere con s? a guardia della propria persona, e quella parte di fanti in cui aveva pi? fiducia. Egli stesso con le rimanenti milizie e sessanta elefanti tiene dietro con passo pi? lento. Saburra, sospettando che si avvicinasse lo stesso Curione poich? era stata mandata avanti la cavalleria, schiera fanti e cavalieri e ordina loro di indietreggiare a poco a poco e ritirarsi fingendo paura; egli, quando fosse necessario, avrebbe dato il segnale di combattimento, ordinando ci? che avesse compreso che la situazione richiedeva. Curione fa scendere le milizie dalle alture alla pianura; infatti nel suo animo, poich? egli credeva che i nemici fossero in fuga, l'impressione dell'attuale circostanza si aggiungeva alla precedente speranza.
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